La propriocezione quando e come matura

La nostra evoluzione bipede, ci ha consentito di mantenere, sia in statica che in movimento, la posizione ortostatica, lottando contro la gravità attraverso oscillazioni che trasmettono l’informazione in modo costante, per poter governare gli squilibri anticipandoli e correggendoli. 

Il Sistema Tonico Posturale è quella parte del sistema nervoso centrale che: – consente al bambino di evolvere la strategia che gli consentirà di alzarsi da terra dopo il gattonamento,fondamentale per sviluppare le capacità di controllo crociate e quindi i sistemi di commissura del cervello.

E’ quindi fondamentale lasciare i bambini  – SCALZI –  cioè non fare loro indossare scarpe o calzini antiscivolo, affinchè possano “sentire” la corretta zona che stanno caricando, la stabilità ma anche la instabilità.

 

La strategia che gli consentirà di alzarsi da terra dopo il gattonamento che è fondamentale per sviluppare le capacità di controllo crociate e quindi i sistemi di commissura del cervello deve (e ripeto, deve) passare per una fase di piede valgo, che non bisogna correggere o sostenere dall’esterno con una calzatura. Perché altrimenti non “sentirà” la necessità di sviluppare i muscoli che alzano la volta plantare e tirano il ginocchio verso l’esterno. Quindi: è proibito mettere in piedi un bambino anticipatamente, con le mani o con le bretelle!

Così inzia un percorso di ricerca di di una strategia di correzione dell’errore, di cross crowl .. Se viene indossata una scarpina anatomica infantile, questa, a causa proprio della forma anatomica, inganna il cervello sul punto di appoggio, impedisce il naturale piede valgo FISIOLOGICO, quindi impedisce la ricerca della successiva correzione muscolare alla caduta in valgo.

La visione è il recettore sensitivo primario, in base al numero di neuroni e sinapsi che vi sono implicati, inoltre perchè la visione anticipa ogni azione del corpo di circa 300 millisecondi.
Alla visione concorrono una buona acuità visiva per poter distinguere, capire ed interpretare quello che il bambino vede, confrontarlo con le immagini immagazzinate nella memoria, processarlo, legarlo alle esperienze positive e negative mediante la parte affettiva, che filtra ciò che deve essere tenuto da ciò che può essere perduto. 
É la base per un buon funzionamento del recettore principe del futuro apprendimento e forse, proprio per questo è la prima causa della dislessia e dei disturbi di apprendimento (DSA).
Ecco perché non si deve tenere il bambino dentro il box (il box è proibito!) in quanto non consente un normale sviluppo della visione, interponendo le sbarre (o la rete) fra gli occhi ed il mondo esterno.

 

Nel Box il bimbo si alzerà in punta di piedi aggrappandosi al box stesso per superare l’altezza del bordo, per vedere esternamente, irrigidendo tutta la muscolatura nello sforzo. E così facendo, anticiperà, con un errore di appoggio podale, il momento di gestire la stazione eretta.
Il girello è addirittura peggiore!
Perché il bambino resta sulle punte, appoggiato sulla mutandina (inoltre è la prima causa di trauma cranico per blocco delle rotelle e caduta con la testa). Questo è un momento delicatissimo: si deve osservare che l’uomo ha evoluto addirittura un periodo di transizione, di passaggio, che è la fase di gattonamento. 

 

La Propriocezione fino a quando evolve?

La Propriocezione termina a 6-7 anni?

Per molti anni si è pensato che il Sistema Tonico Posturale e quindi la Propriocezione terminassero la loro maturazione a circa 6-7-8 anni. Invece mediante la ricerca condotta sulla popolazione italiana per un lungo periodo di tempo, su un campione di migliaia di soggetti, ha dimostrato in modo statisticamente significativo e senza alcun dubbio, che la MATURAZIONE CONTINUA FINO A CIRCA 30 per le femmine e 40 ANNI per i maschi.
Non è uguale per maschi e femmine, quindi è una caratteristica legata ai geni, le femmine maturano prima, da cui una possibile correlazione con la patologia scoliotica, e poi rimane stabile per molti anni fino alla terza fase della vita in cui si registra un decadimento che è strettamente legato alla maggior probabilità di caduta dell’anziano.

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