La Penna, la Matita possono cambiare e/o aiutare la Postura ?

Durante il periodo di vita scolastico, in special modo se vi sono dei ritardi di apprendimento, dislessia, disprassia, discalculia ed altre alterazioni di relazione, è utile correggere i problemi ed i disequilibri che si evidenziano con la visita posturale.
A questo proposito possono essere utili dei presidi semplici.

La parte superiore del nostro corpo, rispetto al centro di massa, è orientativa (lo abbiamo già argomentato e verificato in diverse situazioni). Ma tra i tanti recettori (sistema vestibolare, sistema stomatognatico ecc.) il numero maggiore di informazioni arriva dall’apparato oculomotorio.
Durante lo sviluppo, il bambino acquista, per la necessità del nutrimento, la capacità di governare il riflesso OCCHIO-MANO.

Dalle pubblicazioni di Bertoz possiamo affermare che la primarietà sia data dagli occhi, in grado di anticipare di 300ms tutto quello che noi facciamo.
L’occhio è quindi il governatore della parte orientativadel nostro corpo. E alcune situazioni lo dimostrano. Per esempio, chi suona uno strumento musicale leggendo lo spartito, è in grado di procedere nell’azione di 1/3 di secondo, in quanto l’occhio anticipa quello che le mani stanno facendo.
Allo stesso modo, un atleta può anticipare l’azione successiva: “l’occhio consente di integrare la tattica e la strategia, di programmare una correzione all’automatismo che è già integrato”, come insegnamo ai nostri corsi di Posturologia Pratica a Noale.

Così come il bambino impara a tenere il cucchiaio in mano senza far cadere il cibo, si distingue un atleta allenato nell’occhio posturale (entrambi gli occhi), perché è capace di ottenere prestazioni di alto livello, in condizioni e spazi che agli altri non sono consentiti.

Addirittura è attraverso i riflessi posturali, anticipati prima dalla visione stereoscopica massimale, poi dai muscoli retti mediali degli occhi che tracciano, mediante controllo degli angoli in trigonometria, delle direzioni di azione, seguite poi dai muscoli posturali deputati alla tattica, un’azione del corpo, secondo l’immagine del nostro corpo depositata nel cervello, rispetto all’ambiente circostante, anche senza più avere la visione del target (atleta di lato che non vede la palla).

Dalle maestre che si lamentano perché i bambini non stanno diritti mentre scrivono è partito uno studio che ha evidenziato essere negli occhi la sede dell’errore.
Infatti correggere la sedia o la posizione del busto non è efficace.
Se si insegna a “vedere bene con 2 occhi assieme” mediante esercizi semplici di ortottica e poi si insegna ad impugnare la matita prima e la penna dopo, in modo da consentire di vedere la punta che scrive, si potrà poi ottenere anche una posizione sulla seduta che non crei posizioni animale del capo o la scoliosi.

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