L’ERNIA DISCALE

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Un’ernia del disco si riferisce a un problema con uno dei cuscinetti vertebrali (dischi) che si trovano tra le ossa (vertebre) che si impilano per formare la colonna vertebrale. Un disco spinale ha un centro morbido e gelatinoso (nucleo) racchiuso in un esterno più duro e fibroso (anulus) con strati che si incrociano fra loro come un pneumatico da auto. La definizione di ernia deriva da un disco protruso esternamente o un disco rotto con una ernia che passa dalla zona lacerata del bordo e si spinge fuori. L’incidenza di questa patologia, secondo la letteratura, può arrivare a colpire fino a circa il 25% della popolazione.

Un’ernia del disco può verificarsi in qualsiasi parte della colonna vertebrale, ma si verifica più spesso nella parte bassa della schiena tra L5 ed S1, oppure nella superiore tra L4 ed L5; a livello cervicale più frequentemente tra C4C5C6C7. A seconda di dove si trova l’ernia del disco, può provocare dolore, intorpidimento o debolezza a un braccio o a una gamba.

Molte persone non hanno alcun sintomo da un’ernia del disco, infatti possono essere trovate casualmente con una Risonanza Magnetica e rappresentano tra il 20 ed il 40% di tutte le ernie. Altre persone hanno dei sintomi, come la lombalgia o la sciatica che passano con le terapie mediche ma anche senza cure. La chirurgia di solito non è necessaria per alleviare il problema.

La Risonanza Magnetica (RM) è raccomandata come esame diagnostico principale non invasivo per la diagnosi di ernia discale nei pazienti con radicolopatia. La TC è la metodica più raccomandata nei pazienti in cui la RM è controindicata o non è conclusiva. Altri esami strumentali, come la elettromiografia, trovano indicazione in casi selezionati.

Chirurgia ernia discale subito o dopo terapia medica?

In quello che potrebbe essere lo studio più completo pubblicato sul trattamento della sciatalgia da ernia del disco, Peul ha rilevato che i risultati a lungo termine dei pazienti trattati chirurgicamente e non chirurgicamente sono identici.
Lo studio ha evidenziato che i pazienti i cui sintomi sono tollerabili possono rimandare l’intervento chirurgico con ragionevole fiducia nella guarigione spontanea. “Il 60% dei candidati alla chirurgia, che ha scelto il trattamento conservativo prolungato, ha evitato la chirurgia. Dopo un anno, i risultati sono simili a quelli dei pazienti che hanno scelto di operarsi subito. Il decorso naturale della sciatalgia è più favorevole di quanto si pensasse in precedenza,” ha affermato Peul.
La chirurgia ha comunque un ruolo importante per chi non riesce a sopportare il dolore alla gamba o per chi trova il decorso naturale della guarigione troppo lento e vuole minimizzare i tempi di recupero dal dolore.
CHIRURGIA PER L’ERNIA DEL DISCO DOLOROSA: MEGLIO SUBITO O DOPO?
Peul, New England Journal of Medicine, 2007

Linea guida per la diagnosi ed il trattamento dell’ernia del disco lombare con radicolopatia
SIOT – Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia
L’approccio al paziente con dolore irradiato agli arti inferiori è prima di tutto clinico.
Il trattamento è inizialmente conservativo e, alla luce di una prognosi spontaneamente favorevole nella maggior parte dei casi, è consigliabile intraprendere i trattamenti con minori rischi o effetti collaterali. Nei casi di mancato miglioramento, vengono poste indicazioni chirurgiche.

 

 

Un duro anello esterno chiamato anello protegge l’interno gelatinoso di ciascun disco, noto come nucleo polposo. A causa dell’invecchiamento e dell’usura generale, i dischi perdono parte del fluido che li rende flessibili e spugnosi. Di conseguenza, i dischi tendono a diventare più piatti e più duri. Questo processo, noto come degenerazione del disco, inizia abbastanza presto nella vita, spesso presentandosi nei test di imaging nella prima età adulta.

La storia naturale della malattia degenerativa del disco lombare o cervicale è relativamente benigna. La degenerazione del disco è progressiva, muovendosi lungo le fasi della cascata degenerativa nel tempo a varie velocità a seconda di molteplici variabili. Anche i sintomi del dolore intermittente come il dolore lombare possono sembrare progressivi, ma il dolore generalmente non peggiora.

Sintomi

La maggior parte delle ernie discali si verificano nella parte bassa della schiena, ma possono verificarsi anche nel collo. Segni e sintomi dipendono da dove si trova il disco e se il disco sta premendo su un nervo. I dischi erniati di solito colpiscono un lato del corpo.

Dolore al braccio o alla gamba. Se l’ernia del disco si trova nella parte bassa della schiena, oltre al dolore nella parte bassa della schiena, in genere sentirai dolore ai glutei, alla coscia e al polpaccio. Potresti anche avere dolore in una parte del piede.

Per un’ernia del disco al collo, in genere sentirai il dolore maggiore alla spalla e al braccio. Questo dolore potrebbe colpire il braccio o la gamba quando tossisci, starnutisci o ti muovi in determinate posizioni. Il dolore è spesso descritto come acuto o bruciante.

Intorpidimento o formicolio. Le persone che hanno un’ernia del disco spesso hanno intorpidimento radiante o formicolio nella parte del corpo servita dai nervi colpiti.
Debolezza. I muscoli serviti dai nervi interessati tendono a indebolirsi. Ciò può farti inciampare o influire sulla tua capacità di sollevare o tenere oggetti.
Puoi avere un’ernia del disco senza sintomi. Potresti non sapere di averlo a meno che non si presenti su un’immagine spinale.

Quando vedere un medico? Quando hai questi sintomi vai sempre dal tuo medico o da uno specialista per avere una BUONA DIAGNOSI, questa è sempre la necessaria premessa per una BUONA TERAPIA.

Radiologia

Quando c’è una lombalgia, un dolore sciatico o si è riscontrata un’ernia discale, il primo passo è effettuare una visita con uno specialista.
Il medico durante l’esame clinico procederà al riconoscimento dei segni e dei sintomi caratteristici della patologia, farà una diagnosi differenziale per capire se vi siano altre patologie.
A seguire il medico indicherà, se lo riterrà indicato, quasi esami diagnostici effettuare.
Spesso si prescrive una risonanza magnetica RM perché non ci sono raggi X e si vede bene sia l’ernia che i tessuti molli ed infine la presenza di infiammazione. Questo esame lo caratterizziamo come il più accurato ed utile, in grado di chiarire l’origine del disturbo. In presenza di disturbi neurologici agli arti inferiori il medico consiglia anche la Elettromiografia.

Cause

L’ernia del disco è molto spesso il risultato di un’usura graduale legata all’invecchiamento chiamata degenerazione del disco. Man mano che le persone invecchiano, i dischi diventano meno flessibili e più inclini a lacerarsi o rompersi anche con uno sforzo o una torsione minori.

La maggior parte delle persone non riesce a individuare la causa della loro ernia del disco. A volte, l’uso dei muscoli della schiena invece dei muscoli delle gambe e della coscia per sollevare oggetti pesanti può portare a un’ernia del disco, così come torcersi e girarsi durante il sollevamento. Raramente la causa è un evento traumatico come una caduta o un colpo alla schiena.

Postura

L’ernia del disco è molto spesso il risultato di un disequilibrio posturale che porta alla torsione del bacino e della colonna vertebrale con la conseguenza di uno sfiancamento del bordo discale e la formazione di un bulging prima, di una protrusione poi ed infine dell’ernia.
(vedi più avanti)

Fattori di rischio

I fattori che possono aumentare il rischio di ernia del disco includono:
Peso. L’eccesso di peso corporeo provoca uno stress extra sui dischi nella parte bassa della schiena.
Occupazione. Le persone con lavori fisicamente impegnativi hanno un rischio maggiore di problemi alla schiena. Anche il sollevamento, la trazione, la spinta, la flessione laterale e la torsione ripetuti possono aumentare il rischio di ernia del disco.
Genetica. Alcune persone ereditano una predisposizione allo sviluppo di un’ernia del disco.
Fumare. Si pensa che il fumo riduca l’apporto di ossigeno ai dischi, provocandone la rottura più rapida.
Guida frequente. Stare seduti per lunghi periodi in combinazione con le vibrazioni del motore dell’autoveicolo può essere un cofattore.

La VISITA SPECIALISTICA POSTURALE: un’analisi eccellente per una terapia efficace

La Posturologia 4.0, che contraddistingue il mio lavoro come medico, è una Posturologia personalizzata, su misura, che supera il concetto di una medicina “industrializzata” (la scarpa che va bene per tutti, il libro che va bene per tutti, occhiali generici o cure odontoiatriche standard) per abbracciare un nuovo concetto di reale personalizzazione.
La Posturologia 4.0 è la posturologia scientifica della persona, non più la posturologia delle cose. Si avvale di un hardware basato su immagini raccolte mediante dispositivi medici registrati e brevettati, che vengono successivamente elaborate da un software fino alla stampa dei risultati.

La Posturologia che pratico cambia le relazioni. L’insieme di tutti i recettori del corpo ci colloca nell’ambiente e ci consente di sviluppare le relazioni interpersonali. Il controllo raffinato, ma automatico, delle risposte riflesse ci ha permesso di evolvere le capacità cognitive più elevate, come la comunicazione orale e scritta, l’arte, la filosofia, la religione, la musica, ecc.
Il mio lavoro si riassume quindi nel riequilibrio globale della persona nel suo insieme, nell’idea di costruire un “abito posturale” su misura, cognitivo, sociale, ormonale, affettivo.

Veniamo ora alla Lombalgia ed all’Ernia del disco: quando vi è un disequilibrio degli occhi, sia della vista che degli occhiali, o quando i muscoli oculomotori sono in errore danno origine ad un disturbo discendente fino ai piedi. Così pure se l’errore è nell’udito, nel sistema vestibolare e molto spesso origina da una disfunzione orale: BOCCA E LINGUA.
Tutti questi organi fanno parte della propriocezione della parte superiore del corpo, quella orientativa.
La parte inferiore del corpo termina al suolo con il complesso piede caviglia che sono la parte adattativa e compensativa principale.
Dopo alcuni mesi di persistenza dell’errore, spesso anni o tutta una vita, diventano essi stessi causa di disequilibrio che sale alle ginocchia, poi al bacino, con la conseguente torsione del bacino.
La colonna vertebrale poggia sul bacino.
Ecco perché questa spinta torsione ascendente viene ad impattare le ultime vertebre lombari che sono quelle che più frequentemente subiscono e si crea l’ernia del disco. La spinta torsionale, la stessa della scoliosi, può interessare tutta la colonna vertebrale fino alla testa.

Per oggettivare in modo eccellente queste problematiche posturali sono necessari strumenti e conoscenze:
il sistema Sprintare mediante telecamere visualizza il corpo umano nella sua interezza.
il LedPodoLaser permette di evidenziare le anomalie del sistema podalico ma anche di valutarne le conseguenze sulla postura.

La terapia medica conservativa

Oggi ci sono moltissime tecniche anestesiologiche per l’approccio al dolore lombare e sciatico.
Dopo aver corretto, in modo posturale, le cause: piedi, occhi, denti, lingua ecc, sono sicuramente utili :
Agopuntura
Elettroterapia
Ozonoterapia
Mesoterapia
Laserterapia multifrequenziale fotonica di potenza
Blocchi anestetici periferici, neuralterapia, omotossicologia
Campi elettrici capacitivi
Integratori alimentari neurotrofici

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La soluzione al problema.