LE RISPOSTE alle vostre domande
Posturologia
Postura Statica e Dinamica
Molte persone non trovano la risposta giusta, moderna, efficiente, efficace, per il trattamento dei loro dolori, nel mercato sanitario italiano.
Così si affidano a vari professionisti della terapia sanitaria.
Per massimizzare la risposta il migliore è sempre il MEDICO.
É l’unica figura che può fare DIAGNOSI, prescrivere una TERAPIA e consigliare anche altre terapie fisioterapiche o complementari o alternative.
É il direttore di orchestra.
Il posturologo é un professionista del ramo sanitario che ha frequentato un corso o un master di posturologia e quindi é una figura che a seconda della propria specificità, si occupa di diagnostica e/o di riabilitazione posturale. L’università e le Facoltà di Medicina non hanno ancora creato una specializzazione in Posturologia.
In attesa che si arrivi ad una norma ministeriale in Italia il Posturologo opera nel settore professionale che gli compete, secondo quanto stabilito dalle norme vigenti, per ogni settore sanitario. Sul territorio italiano vengano esercitate in tutta la penisola, e sono moltissimi i pazienti che ne hanno beneficiato e che ne continueranno a beneficiare.
La Posturologia STATICA
La Posturologia
La Posturologia DINAMICA
La Posturologia
Quali sono i Recettori Posturali?
Noi siamo — e restiamo — come tutti i mammiferi, uomini che hanno la necessità di ottemperare a due leggi naturali per la sopravvivenza della Specie: nutrirci e riprodurci. Per ottimizzare la sopravvivenza della specie la natura ha previsto che il miglior sistema sia quello in cui è previsto che si risponda in modo “automatico”, quindi con RIFLESSI a informazioni che arrivano dall’esterno. Queste informazioni sono captate da esorecettori ed endorecettori che fanno prendere decisioni autonome dal cervello. Ma allora perché il cervello ci fa sbagliare? Perché è un conservatore. Perché l’esperienza indica la strada più probabile per la sopravvivenza. Ecco, come, sono fondamentali le “esperienze” vissute. L’evoluzione culturale corre più veloce dell’evoluzione naturale. Nella rincorsa evolutiva il cervello sceglie tutto ciò che sembra darci STABILITA’.
In modo semplicistico sono “recettori” molti apparati, come i muscoli, che in precedenza erano definiti “effettori”.
Ma sono recettori anche i centri superiori, gli occhi sia nella parte visiva che in quella oculomoria, il vestibolo, il sistema stomatognatico, la pelle, i piedi anzi la coppia piede caviglia, ma anche i recettori viscerali, i sistemi sintetici che controllano il cuore, il respiro, la pressione, le resistenze periferiche, il controllo degli sfinteri, ecc.
L’evoluzione dell’uomo, ci ha portato a evolvere quei recettori che sono i più performanti per le funzioni richieste agli scopi necessari a tutti i tipi di relazione con l’ambiente esterno ed al controllo interno del corpo. La caratteristica basilare di tutti i recettori sensoriali è che sono fatti per “sentire” solo delle variazioni di stato, quindi delle frequenze, convertendo a loro volta in risposte di tipo frequenziale. Si ritorna così a quanto precedentemente affermato: la Posturologia 4.0 è la disciplina che studia le nostre necessità di relazione. I recettori captano le variazioni di stato della luce, degli odori, delle onde sonore: ma per metterci in relazione con un mondo oscillante anche noi abbiamo la nostra necessità di oscillare, di cambiare “lo stato”, di variare noi — se non varia l’ambiente (il pavimento sotto i piedi). Il silenzio e la stabilità ci uccidono. Il silenzio e la mancanza di oscillazione appartengono ai morti.
La coppia Recettoriale PIEDE – CAVIGLIA
La pianta del piede NON HA MECCANOCETTORI SU TUTTA LA SUPERFICIE ma solo in alcune aree particolari, che sono le aree di contatto a terra: la volta del piede, infatti, non presenta questi recettori, in quanto non deve appoggiare. I meccanocettori, sono coinvolti con una forte evidenza scientifica nei riflessi miotatici (o da stiramento) che attivano i motoneuroni dei muscoli della gamba, e a catena, molti altri, per evitare le cadute del corpo umano dalla stazione eretta, sia in statica che in dinamica.
La disposizione anatomica delle ossa del piede, delle articolazioni, delle capsule articolari, dei legamenti e dei muscoli, formano una struttura a 3 archi (arco anteriore – arco mediale – arco laterale) di tipo reticolare, finalizzata a tenere sospeso (ma in appoggio) il piede, per garantirne la mobilità nella stabilità, la flessibilità nella robustezza — proprio come fanno gli architetti con le volte sospese più grandi.
In definitiva, il piede non deve essere piatto e nemmeno cavo: LA VOLTA del piede NON DEVE ESSERE RIEMPITA CON UN SOSTEGNO, pena la perdita della sua funzione.
Per svolgere l’analisi del complesso piede-caviglia, l’appoggio si deve valutare in trasparenza, da sotto il piede. La persona deve guardare avanti; la superficie di appoggio non deve essere fredda (come il vetro), inclinata o ruvida e si deve avere una luce tangenziale forte.
L’asse del tallone, può essere diritto o inclinato verso l’interno (piede valgo), oppure inclinato verso l’esterno (piede varo). Sopra un piede valgo, pronato, frequentemente ci sarà un ginocchio valgo e magari intraruotato. Più in alto, troveremo un’articolazione femoro-acetabolare, con l’asse del collo femorale che tende a verticalizzare — contrariamente al collo femorale del piede varo, che tende invece a orizzontalizzare.
É giusto correggere un arto inferiore corto mediante uno spessore “duro”, opportunamente valutato, eventualmente anche differente la parte del tallone rispetto al metatarso, ma, prima di arrivare alla terapia è necessario ed indispensabile che sia attentamente seguito il seguente protocollo per la diagnosi che, ricordo, è riservata ai medici.
Cos’è la Stabilometria ?
La stabilometria elettronica è un esame molto sofisticato e moderno. Serve per misurare l’equilibrio al suolo mediante lo studio dei parametri che misurano le variazioni nel tempo dell’appoggio al suolo con due piedi posti ad un angolo di 30° o paralleli, quindi in statica o in dinamica (instabilità).
I parametri classici sono stati normalizzati da Gagey nel 1985: da allora la metodica si è arricchita di nuovi parametri ma soprattutto sono cambiati i materiali di rilevazione, la frequenza di campionamento dei computer e l’analisi di Fourier. Il grosso vantaggio dei Cyber Sabots è che permettono il bilancio totale che misura l’area di oscillazione, la variazione di velocità nel tempo, la differenza occhi aperti/occhi chiusi, gli spostamenti nelle tre direzioni dello spazio — tipicamente avanti indietro e destra sinistra: dico proprio 3, perché ora viene indagato anche il vettore Z, che è quello verso l’alto, cioè l’antigravitario (molto sensibile per alcune patologie).
Una seconda opportunità, è data dalla sua grande riproducibilità, quindi dalla possibilità di effettuare i controlli nel tempo e di verificare i vari presidi e correzioni che vengono poste sulla persona. Sono state pubblicate nel 2011-2013 le nuove NORME DEI PARAMETRI STABILOMETRICI: suddivisi per età e genere, basati su misurazioni effettuate in condizioni cliniche reali (e non su pazienti fittizi volontari o prove di laboratorio), permettono di stabilire se un parametro sia normale o patologico, quindi di esprimere anche un giudizio medico legale con un fondamento scientifico pubblicato a livello internazionale.
In particolare, questo strumento (unico nel mondo) consente di differenziare il piede destro da quello sinistro e l’avampiede dal tallone.
Alcune conclusioni ottenute da questo lavoro sono molto importanti:
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il genere maschile differisce da quello femminile;
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il Sistema Tonico Posturale (e più in generale la Propriocezione) continua a maturare durante la vita, fino a circa 30 anni nelle donne ed a 40 negli uomini;
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I Parametri restano stabili fino a circa 60 anni e poi peggiorano (e questo può essere messo in relazione con l’incidenza delle cadute negli anziani);
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Con l’età, gli anziani passano da una buona ripartizione dei carichi tra avampiede e tallone ad un aumento di carico sugli avampiedi.
Dott. MASSIMO ROSSATO
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Laurea in Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Padova
Esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo alla Università degli Studi di Padova
Specialista In Anestesia e Rianimazione Indirizzo Terapia Antalgica
Medico Esperto in Medicina Iperbarica e delle Attività Subacquee
Medico Esperto Registro dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri in Agopuntura
Medico Esperto Registro dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri in Fitoterapia
Medico Esperto Registro dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri in Omotossicologia
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