Vibrazione
Miofasciale
Sensorio-Motoria

Cos’è la terapia mediante una vibrazione Sensorio-Motoria ?

La terapia Vibrante è pubblicata nelle riviste scientifiche ed è stata confermata la sua validità scientifica ed efficacia sul dolore e sul recupero funzionale dopo lesione,  mediante RM e Biochimica.

È un vibratore meccanico a Stimolazione Vibratoria Transcutanea (S.V.T) utilizzato per la riabilitazione senso-motoria inventato da JP Roll.

L’applicazione della stimolazione vibratoria meccanica sulla pelle, sui tendini e sui muscoli è un principio terapeutico utilizzato in Riabilitazione Funzionale, Fisioterapia, Reumatologia, o anche in Neurologia per:
– Recupero della mobilità articolare in traumatologia o neurologia
Recupero della sensibilità cutanea e trattamento del dolore neurogeno
– Recupero della componente elastica tendinea nel rapporto elastina/collagene
– Recupero dell’immagine del sé
– Facilitazione della riorganizzazione dendritica dei neuroni cerebrali
– Facilitazione dell’attivazione dei neuroni a specchio

L’innovativa tecnologia offerta dal sistema VIBRASENS© ha il vantaggio di ridurre le vibrazioni nella mano dell’operatore al fine di migliorare l’applicazione cutanea e stimolare l’area da trattare con intensità costante indipendentemente dalla pressione esercitata dall’operatore per non creare percussioni di tipo balistico. Questo nuovo modello ha anche la specificità di facilitare la manipolazione per l’applicazione diretta da parte del terapeuta favorendo la sensibilità dell’operatore alle zone da trattare.

 

Favorisce l’accelerazione del recupero della mobilità articolare mediante un effetto neuro-mimetico di illusione di movimento, unito a un effetto analgesico potente e duraturo e un aumento della forza muscolare.

Come funziona?

Tra i recettori propriocettivi, le terminazioni del Golgi ed ii fusi neuromuscolari, ed in particolare le loro terminazioni primarie (fibre Ia), sono i più sensibili al microstiramento generato dalle vibrazioni applicate ai tendini dei muscoli che li ospitano. La vibrazione del tendine attiva questi recettori del fuso e genera un massiccio flusso propriocettivo che simula quello emesso durante l’allungamento di quest’ultimo.

La vibrazione tendinea

La vibrazione del tendine fa scaricare i recettori del Golgi ed evoca sensazioni coscienti di movimento.
In un soggetto rilassato con gli occhi chiusi, l’applicazione di una stimolazione vibratoria sul tendine di un muscolo induce una sensazione illusoria di movimento la cui direzione è quella di un movimento reale che avrebbe allungato il muscolo vibrato.
Il soggetto quindi esprime l’illusione che il suo arto si sia effettivamente mosso mentre non c’era un vero movimento dell’articolazione.

Tali sensazioni illusorie di movimento possono essere evocate a livello della stragrande maggioranza dei segmenti corporei (arto superiore, arto inferiore e colonna vertebrale).

Induce attività motorie involontarie

La vibrazione del tendine induce attività motorie involontarie:
A seconda del contesto percettivo, posturale o attenzionale del soggetto, la vibrazione tendinea può indurre due tipi di reazione muscolare:
1. Un’attivazione riflessa tonica del muscolo vibrato: ciò corrisponde ad un’attivazione del classico circuito spinale miotatico, cioè ad una contrazione riflessa del muscolo vibrante.
Questa reazione significa che la stimolazione delle vie afferenti è stata effettivamente efficace, ma questo riflesso non è un effetto desiderato.
Si verifica in particolare quando il paziente non è sufficientemente rilassato, quando guarda l’arto che vibra o in caso di ipertonia patologica.

La risposta vibratoria antagonista

La risposta vibratoria antagonista:
È una risposta motoria ricercata per la riabilitazione, che si sviluppa nei muscoli antagonisti ai muscoli stimolati mediante vibrazione.
Si verifica quando il paziente avverte l’illusione del movimento mentre è rilassato e con gli occhi chiusi.
Questa reazione è infatti una trasformazione percettivo-motoria a livello corticale che porta coerenza tra il movimento avvertito e l’attivazione involontaria dei muscoli che ne sono responsabili.
Questa reazione è particolarmente ricercata nella riabilitazione.

Utilizzo Clinico

L’interesse clinico delle vibrazioni dei tendini nella riabilitazione è stato convalidato in ambito ospedaliero per varie indicazioni in cui il movimento è limitato o impedito. L’idea di fondo è che la riduzione patologica della mobilità articolare impedisce parzialmente o totalmente l’afferenza sensoriale propriocettiva al Sistema Nervoso Centrale.
Grazie a VIBRASENS©, il mantenimento delle afferenze propriocettive indotte dalla vibrazione tendinea consente di correggere o integrare le alterazioni o la soppressione delle afferenze propriocettive al fine di mantenere l’attività della aree primarie e secondarie della corteccia sensomotorie carenti, l’integrità funzionale delle strutture cerebrali e l’immagine di movimento.
Mediante l’inibizione spinale del transito delle informazioni nocicettive, la vibrazione ha anche un potente effetto analgesico.
Ad oggi non sono state identificate controindicazioni.

Risultati attesi

Risultati attesi
In tutte le patologie indicate per questa terapia, la stimolazione tendinea vibratoria con VIBRASENS© consente di ottenere per l’arto trattato:
– Accelerazione del recupero della mobilità articolare – 30 %
– Tempo di trattamento ridotto – 30 %
– Migliore comfort del paziente
– Una forte e duratura riduzione del dolore per il paziente – 50 %
– Recupero della forza muscolare e della propriocezione

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Cercheremo insieme la causa del tuo dolore risolvendolo quindi alla radice. La soluzione al problema sarà definitiva.